“La Coltivazione Elementare è la realizzazione più avanzata della filosofia del «non fare», concepita ormai mezzo secolo fa dal contadino giapponese Masanobu Fukuoka. Essa rivisita con creatività ed estemporaneità nel contesto di per sé perfetto della Natura l’esperienza di una ruralità tramandata di generazione in generazione.
Se la tecnologia ci rende dipendenti dalla razionalità allontanandoci dalla nostra vera dimensione naturale, la Coltivazione Elementare ci può affrancare dai disastrosi tentativi dell’umanità di controllare la vita.
Nei processi naturali c’è già la ricchezza per ottenere con ottimi raccolti l’autosufficienza alimentare delle comunità. La nostra esistenza si può allineare alla perfezione imperscrutabile che è dentro di noi.
Ciò che ho scritto non è e non vuole essere soltanto un manuale, ma ripercorre i miei cinquant’anni di esperienza sul campo ed è rivolto ai lettori e alle lettrici che già coltivano o coltiveranno e ai borderline desiderosi di liberarsi dal peso della città e della società capitalista.”
“La Civiltà dell’Orto. La Coltivazione Elementare” è acquistabile in tutte le librerie.
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La Coltivazione Elementare
![]() € 18,00
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ALCUNE RECENSIONI
Questo libro non è solo un manuale di orticoltura fra i tanti, è come una spada forgiata nella Verità, per molti …scomode verità. È da tenere sul comodino come un vangelo. Grazie Gian Carlo per averci donato anni di lavoro ed esperienza sul campo. (Rino Santoro)
Si chiama “La Civiltà dell’Orto”, e il titolo già dice tutto: è un saggio di Gian Carlo Cappello sull’agricoltura naturale, quella cioè che non fa il minimo uso di sostanze chimiche o macchinari agricoli, cercando un’alternativa all’agricoltura intensiva di oggi, e sull’orticoltura condivisa, che permette di effettuare un vero e proprio “esperimento sociale”, in cui le persone si riuniscono per coltivare insieme, ottenendo così uno scambio di beni e servizi senza l’utilizzo del denaro.
Dopo una prima parte del libro in cui si spiega nella pratica come effettuare l’agricoltura naturale “predicata” e soprattutto praticata dall’autore, con i vari e semplici metodi che pure consentono di ottenere un orto sano e rigoglioso senza utilizzare alcuno strumento che non appartenga alla natura (compreso il fatto che non si lavora la terra prima di seminare, limitandosi a una naturale pacciamatura), si entra nel merito di un fulgido esempio di questa pratica, ovvero l’Orto Naturale di Angera, in cui pochi metri di terriccio abbandonato su vecchi riempimenti di calcinacci, senza un minimo di sistema di irrigazione, all’interno di un parco giochi sono stati trasformati in un orto condiviso con laboratorio agricolo per i bambini. Un orto ricco e fertile, garantendo l’autosufficienza alimentare all’autore e dando la possibilità di creare anche una rete di solidarietà, perché dal 2016 la produzione dell’orto viene distribuita alle famiglie bisognose della zona.
Il sogno di Gian Carlo? Creare una vera e propria “rivoluzione sociale” che passi dalle persone e dalla terra, così da ottenere un’agricoltura diversa, ma anche una società differente, più equa e solidale con tutti. (Janira Majello)
Per chi ha un orto, ma anche per chi non ce l’ha, questo è un libro imperdibile sotto tanti punti di vista. Ho imparato più da Gian Carlo Cappello sulla coltivazione rispettosa della terra che da chiunque altro abbia conosciuto nella mia vita (Sonia Piscicelli)
Ciao mi chiamo Michael, ho 22 anni e sono studente di filosofia all’università. Ho appena finito di leggere il tuo libro e credo di aver trovato più Verità nelle tue pagine che nelle migliaia che studio all’università. Grazie per il tuo lavoro prezioso, penso proprio che l’umanità e specialmente la mia generazione abbia bisogno di persone come te, sei un esempio. Ti sono davvero grato, il tuo libro potrebbe salvarci tutti un giorno, a me ha già cambiato la vita ? Un abbraccio, un tuo fan (Michael Tosi)
Caro Gian Carlo, ti ho seguito con molto interesse alla conferenza di Bologna domenica scorsa.
Continuo a pensare che l’agricoltura moderna farà tesoro delle tue esperienze molto più di quanto tu non creda, come capita agli stilisti che copiano per strada i nuovi orientamenti della moda. Oggi chi vuol fare seminativi con profitto semina su sodo e in futuro pacciameranno anche loro (nel mio podere l’anziano contoterzista prima deve arare la terra per seminarla perché non può investire in nuove macchine). Ma per il mio orticello e frutteto cerco di pacciamare e cercherò di seguire i tuoi suggerimenti.
Ho appena finito di leggere il tuo libro. Mi hanno colpito diversi passaggi, alcune intuizioni. Nella parte finale arrivi anche tu ad una riflessione critica sul fuoco (e Prometeo) che tanti movimenti salutisti nel Novecento hanno fatto e che ho avuto modo di approfondire in Francia negli anni ’80 con un seminario di”Istintoterapia”. Una pratica alimentare crudista che pone alla base della scelta alimentare l’olfatto ed il gusto, che dà un gran benessere psicofisico, ma che comporta la difficile condivisione con altri e l’uso di una gran varietà di prodotti anche d’origine tropicale.
Apprezzo le pagine suggestive sul Carbonio: un’illuminazione!
E’ un gran piacere ascoltare uno che mette in pratica in agricoltura il principio base delle medicine alternative del ‘900: cura il terreno, non preoccuparti degli effetti, le malattie. Quel che conta è il terreno ( oggi diremmo l’efficienza del sistema immunitario, naturalmente con una gran proliferazione di proposte integrative). Come per te non ci sono cavolaie o altri nemici DA COMBATTERE così nelle medicine alternative virus e batteri sono utili per la specie! quel che conta è il terreno! Bisogna curare il terreno! Prendersi cura del malato e non COMBATTERE la malattia. Ci hanno insegnato a LOTTARE CONTRO.
Filosofie orientali, Fukuoka, la permacultura, l’Aikido, il crudismo, l’omeopatia, le medicine alternative sono pratiche in cui per riuscire si condivide un comune sentire: l’osservazione, l’attenzione, il -non fare-. (Alfeo Valmori)
Ho iniziato a leggere il tuo libro. È uno tsunami che sta strappando via tutto ciò che avevo studiato fino ad ora. La coltivazione elementare sarà la mia prossima sfida (Monica Milanesio)
Ciao Gian Carlo, sto leggendo il tuo libro,sono al capitolo tredici L’estemporaneità:oltre la razionalità. Considerazioni post lettura: Sei un filosofo per l’umanità intera.Un libro,il tuo che dovrebbe essere un vademecum per tutti. Grazie, mi hai aperto nuovi orizzonti. (Stefano Loglio)
Buongiorno Gian Carlo. Ho seguito le sue conferenze, letto con passione il suo BELLISSIMO libro e ho iniziato a vedere i suoi video/tutorial pratici. Intanto da agricoltore e da lettore di Fukuoka vorrei ringraziarla profondamente per aver dato nozioni pratiche ad un concetto filosofico. Grazie per quello che fa. Ho iniziato il mio primo orticello elementare e non vedo l’ ora di vedere i restanti tutorial per acquisire e comprendere al meglio la tecnica. Un saluto e un forte abbraccio. (Stefano Dani)
Buongiorno Gian Carlo, è un piacere conoscerla, anzi è stato un piacere scoprirla!! Mi sono sempre chiesto se fosse possibile coltivare rispettando le “relazioni” tra le piante, considerandole quindi tutte di pari rango. Lei mi ha dato la risposta e ora sarò ben felice di rapportarmi alla terra e alle sue creature come una sorta di collaboratore. La ringrazio perché lei, più di chiunque altro sino ad ora, ha riportato alla semplicità il rapporto con la natura. Credo che in molti ne sentivano il bisogno. Un caro saluto. (Sandro Pili)
Gian Carlo Cappello…grandissimo….un orto senza spaccarsi la schiena…nel rispetto della natura…libro da consigliare a tutti…l’orto non vuole l’orto morto…lo vuole felice e sereno!! (Barbara Capecchi)
Invito tutti gli antispecisti che hanno un pezzettino di terra, un giardino ad interessarsi al metodo di coltivazione ( non metodo) ideato da Gian Carlo Cappello. L’orto di Gian Carlo è un orto vegano, nel senso che rispetta ogni creatura che vive dentro e fuori il terreno e ne riconosce il valore inestimabile in quanto parte di una biodiversità che collabora al sostentamento di tutti. Il suo libro è bellissimo, semplicissimo da leggere, ma illuminante per i tanti spunti che offre anche per quanto riguarda i rapporti con il cibo, con gli altri (umani e non), con il lavoro e con il denaro; chiunque lo abbia letto lo ha apprezzato. Oltre al libro c’è un bel gruppo a cui iscriversi per confrontarsi, si organizzano anche corsi per chi vuole e gruppi per orti condivisi. Sul sito trovate i riferimenti per queste iniziative.
Per me è stato essenziale per capire che non ci sono contraddizioni che non si possano superare quando si lotta per una società migliore. (Alessandra Benvenuti)
Ci sono persone su questo pianeta che definire affascinanti è dire poco. Una di queste, che seguo da tempo, copia la natura per coltivare l’orto. Questa, per me, è SCIENZA: saper osservare, mettere in dubbio le attività umane e le tecnologie e copiare la Natura, di cui noi facciamo parte, rispettandola.
Grazie Gian Carlo Cappello, persone come te sono la mia speranza in questi momenti bui (Andrea Donati)
Il metodo è di una semplicità e di una naturalezza disarmanti. Noi ci siamo appassionati e godiamo di una produzione copiosa pur con un orto piccolo… Meno di 20 piante di pomodori hanno prodotto casse di pomodori squisiti per tutta l’estate, un rettangolo di piante di zucca ha fruttato 20 zucche buonissime e bellissime che ora fanno bella sfoggia di sé nel nostro portico e che ci nutriranno per tutto l’inverno, le piante di fagiolino hanno prodotto a ondate per tutta l’estate… Ora cavoli maestosi e piccoli finocchi crescono, insieme a piantine di insalate invernali, e le ultime piante di zucchino ci donano ancora fiori, che raccolgo quotidianamente e farcisco golosamente, e qualche buonissimo zucchino. Il metodo essenzialmente prevede di stendere sul terreno una copiosa dose di fieno e poi seminare o piantare lì, permettendo che sotto la vita e il calore facciano il loro lavoro. No prodotti chimici di nessun genere e pieno rispetto di ogni forma di vita.
E godere dell’abbondanza della Vita.
(Sara Acampora)
Un Grande Maestro, un amico… un’evoluzione verso una coltivazione di orticoltura elementare, spirituale e pratica del “non fare”. (Luciano Didoni)
Ho letto il libro un paio di volte per intero (alcune parti varie volte) e l’ho trovato elementarmente rivoluzionario. Finalmente una evoluzione-attualizzazione-applicazione alla portata di tutti delle intuizioni ed esperienza di Fukuoka e l’eredità spirituale di Steiner. Grazie di cuore. (Ludovico Bordignon)
Recensione sul blog “Incantodiluce” a cura di Luca Peirano, 15 novembre 2020.
Letto! Per chi vuole sperimentare è un ottimo manuale, sintesi di un’esperienza condivisa. Notevole. Grazie. (Cristina)
Anticapitalismo, antispecismo, autonomia alimentare… la sola strada percorribile.(Luciano Bertocchini)
La semplicità e la naturalezza da riconquistare! (Lucilla Lauricella)
Grazie per aver portato in forma letteraria la sua esperienza. Grazie per averci dato l’opportunità di crescere ed apprendere. Grazie per averci dato l’opportunità di riposarci un po’ di più. Grazie perché i primi frutti dell’orto, coltivato seguendo il suo metodo, iniziano a vedersi. (Gabriele Salvati)
Oggi ho allargato l’orticello seguendo il metodo dell’agricoltura senza sforzo di una persona che andrebbe messo al ministero dell’agricoltura e al quale toglierei subito portafoglio, perché la natura dona già così tanto da sé che non c’è bisogno di soldi. Niente trattori, niente zappa, niente vanga, pochissima acqua, un po’ di fieno e lasciar fare alla natura: a me sembra una rivoluzione, ho grandi aspettative. Se uno scienziato è colui che cerca di svelare i misteri della natura, Gian Carlo Cappello è un grande scienziato, che ha messo a frutto il suo sapere in modo semplice, dando l’esempio. Inutile dire il divertimento di oggi avevo il fieno ovunque. L’odore era buonissimo e il canto degli uccellini e la pace intorno mi convinceva che la Natura non può mai essere nostra nemica. In quella pace, ho cercato di cogliere il messaggio: non c’è nessuna guerra, il nostro peggior nemico siamo noi stessi e chi tenta di farci paura. Comunque vada, un altro modo di vivere esiste, la gabbia è aperta. (Andrea Donati)
Una tecnica di coltivazione super efficiente. L’esperienza di coltivazione che viene raccontata in questo libro é veramente interessante.
L’autore é stato in grado di ricostruire un antico modo per coltivare il proprio orto, in maniera estremamente semplice, con poca fatica e senza bisogno di macchinari sofisticati. Il risultato sorprendente é quello di riuscire a fare fruttare anche i terreni peggiori con uno sforzo minimo e senza l’uso di additivi chimici.
Assolutamente da leggere per gli appassionati del settore. (Gabriel)
Appagante, utile e completo. Consigliatissimo. La prima lettura è stata tutta d’un fiato perché il testo fluisce e ti assorbe fino nel profondo dell’anima. Da agronomo, la seconda lettura mi è servita per apprendere le basi della Coltivazione Elementare, che è l’approdo più completo e rivoluzionario per chi cerca l’autosufficienza alimentare. La terza volta l’ho letto… per il solo piacere di leggerlo! L’ho consigliato non solo ad altre anime sensibili, ma anche ai miei amici e amiche che cercano risposte pratiche. E’ ai primi posti tra i libri che mi hanno cambiato la vita (in meglio). (Stefano De Rossi)
Ottimo libro. Libro molto interessante, scritto bene e molto leggibile. (Maurizio)